Intolleranze alimentari
Capita a volte, pur senza essere affetti da una malattia precisa, di soffrire di disturbi ricorrenti e persistenti di cui non si riesce a venire a capo: gonfiori, capogiri, cefalea, stanchezza cronica, dermatiti o improvvisi cambiamenti di peso, insonnia, forme lievi di depressione. La causa potrebbe essere un’ intolleranza alimentare, fenomeno che negli ultimi anni si è ingigantito in maniera esponenziale: studi europei stimano una percentuale di incidenza delle intolleranze intorno al 13% nei bambini e al 10% negli adulti.
Il Dottor Adrian Zanoli, biologo e nutrizionista, attraverso una serie di test mirati vi aiuterà a capire a quali alimenti siete intolleranti e sulla base dei risultati ottenuti, sarà in grado di prescrivere una dieta mirata e un giusto percorso alimentare.
Il test citotossico viene effettuato con un prelievo di sangue venoso dal paziente. Tramite un laboratorio d’analisi certificato, il sangue viene messo a contatto con le principali sostanze alimentari presenti abitualmente sulle nostre tavole. Il kit utilizzato per questo screening consente di testare l’eventuale intolleranza a 77 sostanze (60 alimenti e 17 tra coloranti, conservanti ed additivi) fornendo così in un’unica determinazione un quadro estremamente ampio e completo. Al microscopio si osserva il rigonfiamento dei globuli bianchi e si sanciscono tre possibili gradi di reazione che vanno da un semplice rigonfiamento, alla modifica della forma (polarizzazione della cellula), fino alla rottura del globulo bianco con fuoriuscita di materiale cellulare. Questi gradi rappresentano i tre possibili livelli di sensibilità al cibo testato. La validità della prova dipende dal tipo di sostanza testata. Sulla base del test viene formulata un piano alimentare specifico e mirato per per il paziente.
I globuli rossi sono ben impilati e normocromici, i globuli bianchi hanno forma sferica, la membrana è intatta e rifrangono molto la luce.
I globuli rossi sono ancora impilati e normocromici, mentre i bianchi assumono un aspetto amorfo, una colorazione più scura (il citoplasma si vacuolizza e la luce non è più rifranta) e un’accentuata rugosità della membrana che, tuttavia, resta integra.
Le emazie iniziano ad ammassarsi e a perdere la caratteristica colorazione rossa, mentre i globuli bianchi, oltre a evidenziare caratteristiche di grado 1, tendono ad avere rotture a livello di membrana con fuoriuscita di materiale citoplasmaticogosità della membrana che, tuttavia, resta integra.
Le emazie sono disperse, non più impilate ma disposte orizzontalmente, decisamente “pallide” rispetto a prima. I globuli bianchi sono totalmente rotti, il citoplasma è quasi del tutto fuoriuscito, rimane una mezza luna di membrana e poco più. Si nota anche la presenza di ammassi piastrinici più o meno estesi
Il test per le intolleranze al lattosio e per la celiachia permette di verificare se si ha una predisposizione genetica ad una o a entrambe le intolleranze e di escludere dalla dieta, in modo totale o parziale a seconda della gravità, gli alimenti o farmaci che possono contenere lattosio o glutine.
Intolleranza al lattosio
L’intolleranza al lattosio è dovuta al deficit di lattasi, enzima necessario a metabolizzare questo zucchero contenuto nel latte e nei suoi derivati. I sintomi sono caratterizzati da dolori addominali, meteorismo, distensione addominale, digestione lenta e diarrea.
L’unica terapia è l’esclusione dalla dieta degli alimenti contenenti lattosio per un periodo di almeno 3 mesi, con la successiva verifica mediante H2 Breath Test di controllo. Diagnosticare l’intolleranza è importante per adottare quindi al più presto la dieta giusta.
Morbo Celiaco
La malattia celiaca è una delle cause principali di malassorbimento, dovuta all’intolleranza al glutine, proteina contenuta in moltissimi cereali di uso comune, come il grano e l’orzo. Al momento l’unica cura è la dieta aglutinata, priva cioè di alimenti che contengono il glutine, perché l’introduzione continua di questa proteina può avere gravi conseguenze sulla salute, causando danni all’intestino tenue e conseguente malassorbimento. La diagnosi precoce è perciò fondamentale, perché solo una dieta aglutinata è in grado di risolvere i disturbi tipici (dimagramento, gonfiore addominale, diarrea, carenza di vitamine e sali minerali, anemia), può far regredire le lesioni intestinali e ridurre il rischio di alcuni tumori e complicanze correlati alla malattia.
Test del DNA – nutrigenetica
La Nutrigenetica studia come la variabilità genetica individuale influenza la risposta del nostro organismo agli alimenti introdotti con la dieta e come la nostra dieta possa essere modificata per “compensare” alcune situazioni meno favorevoli.
Il test del DNA permette di scoprire come l’organismo è in grado di metabolizzare e rispondere a specifiche sostanze.
In ambito nutrizionale è possibile determinare quali e quanti sono i nutrienti necessari, sia in termini di quantità minime di vitamine e minerali, sia di quantità massime di sostanze tollerabili da ciascuno (grassi saturi, caffeina, sale, zuccheri, ecc…). I test possono essere inoltre rivolti al benessere di specifiche funzionalità dell’organismo, permettendo di definire un trattamento personalizzato, sia topico che nutraceutico.
Per richiedere informazioni o prenotare una visita è possibile contattare il CUP del nostro Poliambulatorio a Martinengo (Bergamo) al numero 0363 904888, il costo della visita con prescrizione del piano alimentare o della dieta è di 120€.
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